martedì 17 marzo 2015

L’età dell’oro (per pochi)

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 3 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 1 del 22-10-2010 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
L’età dell’oro (per pochi)

Nel 2006, secondo il World Institute for Development Economics Research of the United Nations, riportato dal "Guardian", il 10% della popolazione adulta del mondo detiene l'85% della ricchezza mondiale; la metà più povera della popolazione adulta se ne spartisce solo l'1 per cento. http://money.guardian.co.uk/news_/story/0,,1965033,00.html
Nel 2008 (dati Bankitalia), il 10% della popolazione italiana possiede il 45% della ricchezza nazionale.

LA CLASSIFICA DEI RICCHISSIMI (2009)
Vorrei riprendere, riportando l'annuale pubblicazione della lista dei più ricchi al mondo da parte della rivista Forbes 2010, una citazione di Adam Smith, forse il massimo rappresentante della scienza economica liberale, che scrive, nel suo famoso libro La ricchezza delle Nazioni: “Ovunque c'è grande proprietà, c'è grande diseguaglianza. Per ogni uomo molto ricco ce ne devono essere per lo meno cinquecento poveri, e l'opulenza di pochi presuppone l'indigenza di molti”.

CLASSIFICA
Forbes, Slim supera Bill Gates, è messicano il più ricco
Per la prima volta in testa alla graduatoria non c'è uno statunitense.
Raddoppia Ferrero, scende Berlusconi. Il ritorno di Scaglia. In Europa il più facoltoso è Bernard Arnault, il re francese di Louis Vuitton
dal nostro inviato Angelo Aquaro
"(...). Alla faccia della crisi, la lista segnala un incremento nella ricchezza dei soliti pochi: 3.600 miliardi rispetto ai 2.400 dell'anno precedente. Crescono anche il numero dei paperoni, 1001 da 793, e il guadagno medio, da 3 a 3,5 miliardi. (...).
E gli italiani? Il primo si conferma Michele Ferrero che dal 40esimo balza al 28esimo posto, quasi raddoppiando (da 9,5 a 17 miliardi) mentre Leonardo del Vecchio (dal 71esmo al 59esimo posto, da 6,3 a 10,5) supera Berlusconi, sceso dal 70esimo al 74esimo posto, anche se la discesa è solo di posizione: i miliardi sono aumentati da 6,5 a 9".
Aggiungo:
- una semplice domanda (doppia): non sono grandezze del tutto comparabili, ma a spanne se il PIL mondiale, nello stesso periodo (2009), ha registrato un decremento pari al –1,3% e la ricchezza dei ricchissimi invece un incremento pari a ben 1.200 miliardi $ (3.600 - 2.400, + 50%), questi 1.200 miliardi a chi li avranno presi? E se il PIL italiano, sempre nel 2009, ha accusato un calo del -5,1%, questi suoi 2,5 miliardi (9 – 6,5) in più, Berlusconi a quali e quanti Italiani li avrà presi?;
- una smentita: più volte Berlusconi - sapendo di mentire - ha definito la manovra correttiva 2010 "necessaria ed equa". Per smentirlo circa l'equità, basti dire che essa addossa il peso del risanamento dei conti pubblici su categorie di cittadini deboli o debolissime, come i precari (licenziati a decine di migliaia) ed i pensionandi inattivi (varie decine di migliaia), che perderanno in un solo anno introiti di migliaia o decine di migliaia di €, mentre né un miliardario come lui, né un milionario come Tremonti, né un abbiente come Sacconi, che ne sono gli ideatori e i realizzatori, pagheranno - letteralmente - un solo centesimo. Ecco un modo spudorato e scandaloso e del tutto legale di impoverire i poveri ed arricchire (almeno in termini relativi) i ricchi;
- il link, infine, ad un articolo di commento del libro L’età dell’odio - I RISULTATI DISASTROSI DI UN’ECONOMIA SENZA REGOLE E DI UN POTERE SENZA CONTROLLO, di Amy Chua, una cinese che insegna alla Law School della Yale University

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