sabato 26 novembre 2016

Referendum, meglio tenerci la Costituzione che abbiamo




Carlo Clericetti  -  26 NOV 2016
Il funerale della Costituzione

Prima osservazione: referendum
1. La deforma costituzionale è in gran parte un obbrobrio, prima di tutto linguistico. La prosa è efficacia, basta confrontare i due testi vecchio e nuovo per appurarlo facilmente http://documenti.camera.it/Leg17/Dossier/Pdf/AC0500N.Pdf.
2. Quelli del sì accusano quelli del NO di conservatorismo. Ma da gente che stravolge abitualmente il termine riforma ed ignora il significato deteriore di conservatore(cfr. http://www.treccani.it/vocabolario/conservatore/) sarebbe sorprendente aspettarsi che affermasse il contrario.
3. La ragione principale per sostenere che l’attuale Parlamento non avrebbe dovuto revisionare la Costituzione è che la revisione costituzionale attuata - con una differente maggioranza non di Csx ma di Cdx - è giocoforza per vari aspetti opposta a quella delineata nel programma elettorale vincente (“Italia bene comune”, maggioranza assoluta alla Camera e relativa al Senato http://archive.partitodemocratico.it/speciale/cartadintenti/home.htm). E questo da solo già basta e avanza.
4. In più, l’attuale Parlamento è stato eletto con una legge elettorale incostituzionale; la Corte Cost. ha ritenuto – illogicamente - di salvare la legislatura, ma il Parlamento avrebbe fatto meglio ad astenersi dal toccare la Costituzione.
5. In più, ancora, l’iniziativa della revisione è stata del Governo, che - Calamandrei a parte -, ha tradito, facendo questo, il mandato elettorale; presieduto da un PdC neppure candidato e che per giunta ha proceduto con modalità “di parte”, molto divisive, ripetendo l’errore fatto in precedenza quando si è modificato la Costituzione a colpi di maggioranza; e varando misure e con una maggioranza parlamentare opposte alla coalizione ed al programma elettorale vittorioso, tradendo così per 2 volte il suo elettorato.
6. Sul merito della revisione, la riforma/deforma Renzi-Boschi ha alcune cose buone (ad esempio, a mio avviso, la modifica del Titolo V, che, però, sarebbe dovuta essere più radicale e contemplare una riduzione del numero delle Regioni, cosa difficilissima ma necessaria, soprattutto al Sud), ma tantissime sbagliate, cfr. l’analisi puntuale dell’Avv. Besostri, colui che ha iniziato l’iter che ha portato alla sentenza sull’incostituzionalità del “Porcellum”, COSTITUZIONE ITALIANA: RIFORMA O DEFORMA? (Puntata 01) https://www.youtube.com/watch?v=1IFUdUBu5e8, COSTITUZIONE ITALIANA: RIFORMA O DEFORMA? (Puntata 02)
https://www.youtube.com/watch?v=ZZcWnv7f_lY, COSTITUZIONE ITALIANA: RIFORMA O DEFORMA? (Puntata 03) https://www.youtube.com/watch?v=5SZvn87ROJA.
7. Il popolo, come massa, è fatto da sempre in gran parte di disinformati, utili idioti manipolabili, facili prede di pifferai magici (cfr. il carteggio tra Einstein e Freud in “Perché la guerra?”[1]). Era compito degli intellettuali di sinistra educarlo, elevarlo, dargli coscienza critica. Da 20 anni, gli intellettuali di sinistra si sono omologati agli agit-prop di destra. I VIP del sì, con l’alibi del cambiamento, sembrano diventati anche loro dei vecchi conservatori. E supportano la deforma costituzionale di un contaballe seriale e traditore. La questione è prepolitica, attiene all'etica. Dispiace. Sarebbe stato meglio il silenzio da parte loro.

Seconda osservazione: Unione Europea in Costituzione
Citazione. “Barra Caracciolo mette in evidenza che non solo l'adesione all'Unione viene costituzionalizzata, ma la formulazione è tale che le norme europee diventano sovraordinate rispetto a quelle della nostra Costituzione”.
Barra Caracciolo ne sa più di me, ma anche in questo caso credo disinformi, poiché il nuovo testo sostituisce soltanto il termine “comunitario” con “dell’Unione europea”.
LA RIFORMA COSTITUZIONALE
Testo di legge costituzionale
Testo a fronte con la Costituzione vigente
Art. 117
Vecchio testo
“La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali”.
Nuovo testo
“La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e dagli obblighi internazionali”.

Terza osservazione: missione dell’Unione europea
Citazione: “per la Costituzione italiana il valore più importante è quello del lavoro, come recita la prima frase, per l'Unione è invece la stabilità dei prezzi, a cui tutto il resto deve essere subordinato”.
Ne abbiamo già discusso. Questo vale solo per la BCE (art. 2-Obiettivi Statuto BCE). E’ falso, invece, che la stabilità dei prezzi sia sovraordinata a tutti gli altri obiettivi anche per l’Unione europea. Questo è quello che cercano di far passare informalmente e nella comunicazione sia la Germania, sia la burocrazia europea, dopo l’approvazione del Trattato di Lisbona, ma la stessa BCE, che nel suo sito ha adeguato il testo delle sue funzioni proprio a tale scopo, si è limitata a mettere in rilievo che la stabilità dei prezzi è diventato un obiettivo anche dell’Unione europea, e non arriva ancora a scrivere che esso sia sovraordinato anche per l’UE.
L’UE si pone diversi obiettivi (articolo 3 del Trattato sull’Unione europea), fra i quali lo sviluppo sostenibile dell’Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un’economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale. Pertanto, la stabilità dei prezzi non è solo l’obiettivo primario della politica monetaria della BCE, ma anche un obiettivo dell’intera Unione europea”.
Come dicevo, ne abbiamo già discusso in passato (cfr. http://clericetti.blogautore.repubblica.it/2016/06/24/gli-apprendisti-stregoni-dellausterita/), la missione dell’UE è statuita dall’art. 3 del TUE, che pone come obiettivi prioritari dell’Unione europea, non la stabilità dei prezzi, ma “una crescita economica equilibrata” e “la piena occupazione”. Io, su questo aspetto fondamentale, anziché con Barra Caracciolo e Giacché, sono d’accordo col prof. Daniele Ciravegna: sono l’UE e la BCE a non rispettare i Trattati europei.[2]
Sono Ue e Bce a non rispettare i trattati europei
04/08/2015
Il modello d’Europa definito dai trattati europei appare assai migliore rispetto all’effettiva gestione che alla comunità europea stanno dando gli organismi investiti del governo dell’Ue

***

1. Ho scoperto che il blog di Barra Caracciolo è censurato da Twitter: ben gli sta, chi la fa l’aspetti! Chi di censura ferisce di censura perisce. Non ne so altri…[3]
2. Sono ignorante in materia, ma Barra Caracciolo, anche perché scrive malissimo, mi sembra poco condivisibile. E temo faccia artatamente confusione tra compiti e missione, che in definitiva sono gli obiettivi primari di un’organizzazione.
“Art. 55 Il Senato della Repubblica rappresenta le istituzioni territoriali ed esercita funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica. Concorre all’esercizio della funzione legislativa nei casi e secondo le modalità stabiliti dalla Costituzione, nonché all’esercizio delle funzioni di raccordo tra lo Stato, gli altri enti costitutivi della Repubblica e l’Unione europea. Partecipa alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione europea. Valuta le politiche pubbliche e l’attività delle pubbliche amministrazioni e verifica l’impatto delle politiche dell’Unione europea sui territori. Concorre ad esprimere pareri sulle nomine di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge e a verificare l’attuazione delle leggi dello Stato”.
3. Anche il lungo art. 70 definisce le competenze e le modalità in cui si svolgono i compiti della Camera e del Senato. Ma che c’entra la subordinazione rispetto all’UE? Quella in parte già c’è, se no che Unione è. Il problema è che l’ispirazione primigenia neo-liberista-ordoliberista e burocratica è il peccato originale,[4] con un Parlamento europeo dimidiato, una BCE troppo indipendente,[5] con i testi dei Trattati ambigui e la loro interpretazione troppo discrezionale, “orientata” e spesso fatta con 2 pesi e 2 misure.[6] Un mezzo casino. Gestito da politici mediocri, come Renzi, Merkel, Hollande,[7] facili prede dei poteri forti. Meglio, perciò, stare fermi un giro, tenerci la Costituzione che abbiamo, in attesa di tempi e uomini migliori. NO! 

[1] L’ammuina dei poveri e l’egoismo dei ricchi

[2] Sono l’Ue e la Bce a non rispettare i trattati europei

[3] Dialogo acceso tra Quarantotto (Luciano Barra Caracciolo) e me sui poteri della BCE

[4] UE malata, governata dalla destra reazionaria, con la complicità dei sedicenti socialisti

[5] Replica alla risposta della BCE alla petizione sulla BCE

[6] Commissione UE, due pesi e due misure

[7] UE, classifica (personale) dei mediocri


Articolo collegato:

Gustavo Zagrebelsky: “Costituzione indifesa come a Weimar. Fermiamo gli apprendisti stregoni” «Parlamento illegittimo, non poteva cambiare la Carta. Ma i garanti tacciono Mourinho direbbe: riforma zero tituli. Col proporzionale torna la politica»
GIUSEPPE SALVAGGIULO  -  29/11/2016
[…] La riforma non tocca i principi, la prima parte della Carta.
«Davvero si tratta solo di efficienza dell’esecutivo e non anche di partecipazione di coloro che a quei principi sono interessati? A proposito: a me pare che sia stato violato proprio l’articolo 1».
In che modo?
«La riforma è stata approvata da un Parlamento eletto con una legge incostituzionale. Fatto senza precedenti».
Però la sentenza della Consulta sul Porcellum dice che il Parlamento resta in carica.
«La prima parte della sentenza dice che la legge è incostituzionale perché ha rotto il rapporto di rappresentanza democratica tra elettori ed eletti. La seconda che, per il principio di continuità dello Stato, il Parlamento non decade automaticamente. Bisognava superare il più presto possibile la contraddizione. Invece il famigerato Porcellum, che tutti aborrono a parole, non è affatto estinto: vive e combatte insieme a noi perché il Parlamento che abbiamo è ancora quello lì. La riforma costituzionale è stata approvata con i voti determinanti degli eletti col premio di maggioranza dichiarato incostituzionale. Ma i garanti della Costituzione fanno finta di niente e tacciono».
Chi sono i garanti?
«Dal presidente della Repubblica ai singoli cittadini. La Repubblica di Weimar, nella Germania degli Anni 30, implose anche per l’assenza di un “partito della Costituzione” che la difendesse oltre gli interessi contingenti dei partiti. Oggi accade lo stesso».
Perché è violato l’articolo 1? 
«L’articolo 1 dice che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Ebbene, questo Parlamento non è stato eletto secondo le forme ammesse dalla Costituzione. C’è stata un’usurpazione della sovranità popolare. La riforma è viziata ex defectu tituli».
Professore, così diamo nuovo materiale a Crozza.
«Allora citiamo Mourinho: è una riforma “zero tituli”».


**********





Nessun commento:

Posta un commento