martedì 13 febbraio 2018

Dialogo con Paolo Zani di Tuttoprevidenza sulle sue fake news sulle pensioni




Pubblico lo scambio di e-mail sulle pensioni tra me e Paolo Zani, titolare del sito Tuttoprevidenza.it, svoltosi alcuni mesi fa. Ho deciso di pubblicarlo dopo avere scoperto ieri casualmente (facendo una ricerca nel web sulle fake news di RGS e Ministero del Lavoro sull’adeguamento automatico dell’età di pensionamento, che pubblicherò a breve) che, dopo avermi risposto in maniera surreale, negando perfino l’evidenza, egli ha pubblicato un articolo sul suo sito che fa tesoro delle mie osservazioni. La mia prima e-mail l’ho inviata tramite il suo sito e l’ho indirizzata all’autore dell’articolo.


Il 17/10/2017 15:09, Vincesko ha scritto:
Da: Vincesko Oggetto: Tre casi di DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana

Messaggio:

Egregio Dott. Salvatore Martorelli,
p.c. tuttoprevidenza.it, CISL Milano, CISL Lombardia

Ho letto solo oggi il Suo articolo “Questa è la riforma delle pensioni” del 2011 (https://tuttoprevidenza.it/wp-content/uploads/2014/03/Riformapensionimontifornero.pdf). L’ho trovato un esempio preclaro di DISINFORMAZIONE, talmente esagerato da non rinviare, come tutte le esagerazioni, a coda di paglia per senso di colpa, visto che la CISL di Raffaele Bonanni fu complice di Sacconi.
Mi permetto, allora, di inviare anche Lei:
Oggetto: Tre casi di DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana
A: Governo, Parlamentari, Politici, Media, Professori, Sindacati, Siti economici e Fondazioni, altre Istituzioni
Vi trasmetto per competenza:
Tre casi di DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana
“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”. (Joseph Goebbels)
Io ritengo, da sei anni, che ci troviamo di fronte a tre casi di DISINFORMAZIONE (lo scrivo quasi sempre in maiuscolo) tra i più macroscopici della storia italiana, tre veri casi di scuola:
l’ammontare complessivo di 330 (trecentotrenta) mld€ delle manovre finanziarie correttive varate nella scorsa legislatura, costituite, secondo Il Sole 24 ore, per il 55% da maggiori tasse e per il 45% da minore spesa pubblica,[1] la quasi generalità delle vittime di tale DISINFORMAZIONE (quasi 60 milioni di Italiani, inclusi – pare – quasi tutti i docenti di Economia) e la sua ripartizione tra il governo Berlusconi (80%) e il governo Monti (20%), ma attribuendo tutto a Monti, o, almeno, non citando mai Berlusconi.
Assieme ai casi coevi de
- la riforma delle pensioni Fornero, alla quale, per varie responsabilità dei soggetti coinvolti, tra i quali sono inclusi – con un grado diverso di malafede - la stessa professoressa Fornero,[2] il prof. Monti, che per inciso io giudico una persona per solito molto sincera,[3] esperti di previdenza, come ad esempio Giuliano Cazzola, che essendo stato uno dei protagonisti (durante il governo Berlusconi era vicepresidente della Commissione Lavoro alla Camera) conosce benissimo la normativa pensionistica e i suoi autori,[4] o la strana coppia costituita dal senatore Sacconi e dall’onorevole Damiano,[5] vengono attribuite anche tutte le misure della ben più severa riforma delle pensioni Sacconi, 2010 e 2011[6], il quale, anziché denunciare pubblicamente il plagio e rivendicare la paternità e l’incisività della sua riforma, è stato per anni silenzioso assecondando la vulgata.
E, in ambito UE, per corresponsabilità anche della stessa BCE e della Commissione Europea,
- gli obiettivi statutari della BCE, che non è uno soltanto - la stabilità dei prezzi - come quasi tutti pensano; oggetto, oltre che di numerosi miei post e commenti, di una mia petizione al Parlamento Europeo, in corso di esame e attualmente in attesa della risposta della BCE (e della Commissione Europea) alla mia replica.[7]
Questo mio lungo articolo (che in gran parte mette insieme in un unico post dati e informazioni contenuti in vari altri) vuole essere un ulteriore, personale contributo all’opera di chiarificazione che porto avanti da 6 anni, contrastando la vulgata della versione (a) di chi ha messo le mani nelle tasche degli Italiani e causato la recessione, alimentata ad arte dalla potente propaganda berlusconiana ed anche agevolata dalle millanterie di fatto del Prof. Monti e della Prof.ssa Fornero, a cominciare già dal titolo del primo DL del governo Monti: “Salva-Italia”; (b) di chi ha portato l’età di pensionamento a 67 anni e messo in sicurezza i conti pensionistici; e (c) degli effettivi poteri-doveri della BCE. Ma, credetemi, è una fatica di Sisifo!
Spero perciò che anche altri (in particolare, media,[8] politici e docenti[9]) vorranno intraprendere quest’opera di chiarificazione, al loro ben più importante livello di autorevolezza, di influenza e di diffusione. […]

Tre casi di DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana

Vi ringrazio della cortese attenzione.
Cordiali saluti
V.

PS: Ecco, invece, un buon esempio di corretta informazione:
PPS: Perché non pubblicate il Vs. indirizzo e-mail?


Re: Contatto "Tre casi di DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana"
Da:  Paolo Zani (p.zani@tuttoprevidenza.it)
17/10/2017 16:47
A:  v   

Egr. Sig. Vincesko,
non mi sembra che il manuale "Questa è la riforma delle pensioni" a cura del ns. collaboratore Salvatore Martorelli sia un esempio "preclaro" di disinformazione.
E' solo la lettura e il commento alla Riforma Monti Fornero; non mi pare di avere trovato giudizi in negativo o in positivo.
E' un manuale operativo e niente più!
Tuttoprevidenza è un sito di informazione tecnica che non ha mai dato, almeno mi pare, giudizi sulla bontà o meno delle riforme: questo lo lasciamo fare ai politici ed appassionati di politica, non è affar nostro.
L'indirizzo e-mail è pubblicato in calce alle nostre pubblicazioni laddove si chiede, a chi vuole ricevere la ns. pubblicazione, un "si".
Forse nel n° in questione non era stato indicato, e in questo ha ragione.
In ogni caso vedo che lei è riuscito a contattarci per cui non capisco dove stia il problema.
Cordiali saluti.
Paolo Zani   


Re: Contatto "Tre casi di DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana"
Da:  v
18/10/2017 00:09
A  p.zani@tuttoprevidenza.it  

Egr. Sig. Paolo,
Dalle sue osservazioni, deduco che lei non ha letto il mio articolo allegato, incluse le note.
1. Salvatore Martorelli dà un giudizio esagerato sulla riforma Fornero: la definisce addirittura una rivoluzione. E allora quella Sacconi che cos'è? E quella Dini?
2. Detto in parole povere, come quasi 60 milioni di Italiani, prende fischi per fiaschi: attribuisce alla Fornero misure già decise da SACCONI un anno e mezzo prima e già in vigore dall'1.1.2011, ben prima che arrivasse la Fornero, o, come l'adeguamento all'aspettativa di vita, che andranno in vigore - come previsto da SACCONI - nel 2013, senza accorgersi (il che è preoccupante) che la plagiatrice e millantatrice Fornero (gliel'ho scritto direttamente) le ha copiate pari pari dalla riforma SACCONI.
3. Ho già inviato il mio articolo a un centinaio di destinatari, facendo soltanto 3 e-mail cumulative (poiché Libero ha revisionato da poco il programma di posta e posto un limite numerico), se avessi dovuto farlo tramite i rispettivi siti avrei dovuto inviare 100 e-mail.
Cordiali saluti,
V.


Re: Contatto "Tre casi di DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana"
Paolo Zani (p.zani@tuttoprevidenza.it)
18/10/2017 11:04
A:  v 

Mi scusi, ma cosa pretende da me?
Che legga le sue elucubrazioni dopo che ha definito "preclaro esempio di disinformazione" un ottimo manuale redatto da uno dei maggiori esperti di Previdenza, il dr. Martorelli, che collabora con me da anni?
Conduca la sua giusta battaglia di informazione, anche se nella sostanza non cambia nulla, ma lasci in pace il dr. Martorelli e il sito "tuttoprevidenza".
Per me è finita qui!
Tanto le dovevo.
Paolo Zani


Re: Contatto "Tre casi di DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana"
Da:  v
18/10/2017 13:04
A  p.zani@tuttoprevidenza.it  

Elucubrazioni? Francamente, trovo la sua replica incredibile e arrogante, tipica dei milanesi, segnatamente quelli più ciucci. Non faccia il finto tonto, con tono maleducato da indignato. O veramente crede alle fesserie cosmiche che ha scritto? Perché non risponde nel merito, se ne è capace? Io sono aduso a valutare obiettivamente ciò che leggo, come è dimostrato dal mio giudizio positivo sull'altro articolo pubblicato sul suo sito e concernente la riforma SACCONI, mentre l'articolo di Salvatore Martorelli sulla riforma delle pensioni Fornero (che lei definisce pomposamente manuale), che arriva all'assurdo di ascrivere a Fornero l’innalzamento dell’età di pensionamento per vecchiaia a 66 anni, deciso dal DL 78 del 31/5/2010, L. 122/2010, con decorrenza 1.1.2011, e l'adeguamento periodico all'aspettativa di vita, statuito dal comma 12bis dell'art. 12 della legge 122/2010, o l’allungamento dell’età base di pensionamento, già deciso dal DL 78/2010 (Sacconi) e dalla L. 247/2007 (Damiano), attraverso la cosiddetta “finestra” di erogazione, la cui eliminazione compensa integralmente (e non “parzialmente” come scrive l’autore) l’allungamento dell’età base operato da Fornero, che dunque è solo formale; ossia, in tutti e tre i casi, si tratta di misure decise almeno un anno e mezzo prima che arrivasse il governo Monti-Fornero,[1] - ribadisco - è un esempio preclaro di DISINFORMAZIONE, talmente esagerato - ribadisco - da rinviare, come TUTTE le esagerazioni, a coda di paglia per senso di colpa, vista la complicità del sedicente sindacalista (copyright “Europa”) Raffaele Bonanni, segretario generale della CISL, nella stesura della riforma delle pensioni SACCONI, cosa che evidentemente cercate in ogni modo di nascondere, assieme alla UIL.
Peraltro, io ho scritto a Salvatore Martorelli, faccia eventualmente rispondermi da lui, inoltrandogli, se vuole, la mia email. Addio.
V.
[1] “L’età richiesta per la pensione di vecchiaia - che fino al 2011 era fissata in 65 e 60 anni, rispettivamente per maschi e femmine – si innalza dal 2012, a 66 anni per gli uomini, senza distinzione tra dipendenti e autonomi [e per le lavoratrici dipendenti pubbliche, ndr], a 62 anni per le donne lavoratrici dipendenti e a 63 anni e mezzo per le lavoratrici autonome [non è esatto, ndr].
Ma c’è di più: a partire dal 2013 l’età pensionabile crescerà, periodicamente, così come cresce l’aspettativa di vita degli italiani”.


Re: Contatto "Tre casi di DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana"
Da:  Paolo Zani (p.zani@tuttoprevidenza.it)
18/10/2017 17:34
A:  v

Ero tentato di non risponderle ma non posso tacere di fronte a tanta spocchia!
Precisazioni:
·         tanto per cominciare non sono milanese
·         se per "ciucci" intente "asini" le dico che mi ha fatto un grosso complimento in quanto ritengo questi adorabili animali tra i più intelligenti del regno animale e molto più di tanti umani
·         Fesserie cosmiche io non ne ho scritte ma, anche se fosse, non vedo cosa possa importarle
·         ripeto, il manuale del dr. Martorelli era solo, e voleva solo essere, un commento della legge Fornero e nulla più! I commenti e le valutazioni di ordine  politico li vada a cercare da altre parti non in Previdenza Flash che è e vuole essere solo ed esclusivamente un supporto tecnico.
·         Cosa dovrei nascondere? la riforma Sacconi?  Vedo che cita CISL e UIL e la CGIL dov'era? e se c'era dormiva?
·         Non sono tenuto a dare indirizzi dei miei collaboratori.
Cari saluti
dall'arrogante
Paolo Zani


Re: Contatto "Tre casi di DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana"
Da:  v
18/10/2017 19:51
A:  p.zani@tuttoprevidenza.it  

Le rispondo pacatamente, poiché lei è un caso clinico, ma in fondo mi sembra una persona onesta, anche se è incline a travisare ciò che legge, quindi legga più attentamente.
1. Tutti gli ignoranti che mi tocca "redarguire" (di solito scrivo "bastonare") in Internet, che finora dal 2009 sono forse migliaia (inclusi professoroni famosi), si difendono dandomi dello spocchioso o simili, giudizio del tutto superficiale e gratuito, poiché io sono ignorante ma quando mi informo lo faccio bene e aborro le menzogne e la DISINFORMAZIONE e quindi gli asini saccenti.
2. Mi sorprende che lei, se s'intende un po' della materia visto che ha un blog su di essa, travisi le cose in modo così evidente. Il commento del dott. Salvatore Martorelli alla riforma delle pensioni Fornero è "politico" (con le virgolette: in gergo tecnico-aziendale, vuol dire edulcorato, manipolato, aggiustato), poiché - lo ripeto ancora - attribuisce a Fornero importanti misure varate da SACCONI un anno e mezzo prima; ed io ho fatto innanzitutto rilievi critici fondati di ordine tecnico. Aggiungo che trovo quasi impossibile che egli, essendo un tecnico della materia pensionistica, non conosca gli autori delle norme, peraltro recentissime all'epoca in cui ne scrive, quindi trovo logico arguirne una buona dose di malafede. Se non è malafede è ignoranza, tertiun non datur. D'altra parte, le è facile verificarlo trasmettendogli le mie osservazioni puntuali e chiedendogli una risposta altrettanto puntuale (non a me, a lei).
3. Che siano state norme varate da SACCONI lo so anche per esperienza personale diretta, poiché sono stato una delle vittime dell'art. 12 del DL 78 del 31.5.2010 SACCONI, che mi ha procrastinato il pensionamento di 12 mesi (dal marzo 2011 al marzo 2012), perciò da perfetto profano cominciai a interessarmi delle pensioni.
4. Legga più attentamente, non le ho chiesto di darmi l'indirizzo email di S.M., ma di farmi rispondere da lui.
5. Io non ho antipatie preconcette, ma esprimo giudizi basati rigorosamente su fatti e dati. Cerchi di fare altrettanto.
Cordiali saluti,
V.
PS: Lei, mi spiace, ha anche la memoria corta: la CGIL, oltre ad essere esclusa dagli incontri indetti da Sacconi con i sindacati (con l'avallo implicito della CISL e della UIL), fu l'unico sindacato nel 2010 a fare sciopero. E perciò, a dirla tutta, non comprendo perché anche la CGIL nomini sempre Fornero e mai SACCONI, come fa anche il segretario generale della SPI-CGIL, per la seconda volta, nel suo blog su Huffington Post, e per questo l'ho adeguatamente "redarguito", accusandolo di raccontare balle (come vede, non faccio distinzioni tra simpatici e antipatici):


Re: Contatto "Tre casi di DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana"
Paolo Zani (p.zani@tuttoprevidenza.it)
20/10/2017 18:36
A:  v    

Caso clinico sarà lei...anzi ne sono sicuro.
Le chiedo di smetterla di importunarmi con le sue e-mail.
Ad ogni buon conto l'ho inserita nel filtro anti- spam per cui non potrò più leggerla e me ne farò una ragione.
Paolo Zani

***

Dopo una settimana, Paolo Zani pubblica nel suo sito questo articolo e s’intesta la “scoperta” che l’adeguamento automatico è stato introdotto da Sacconi nel 2009.

Innalzamento età pensionabile: un po’ di chiarezza. Di chi la colpa?
Published on novembre 7th, 2017 | by Paolo Zani

dal quale traggo:
Non ci crederete, ma le leggi che hanno istituito e dato attuazione al meccanismo dell’innalzamento dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita sono:
§  Il decreto legge 1° luglio 2009 n° 78 convertito in legge con modificazioni dalla legge 03 agosto 2009 n° 102;
§  Il decreto legge 31 maggio  2010 n° 78 convertito in legge con modificazioni dalla legge 31 luglio 2010 n° 122;
Salvo prova contraria allora al Governo c’era Silvio Berlusconi appoggiato anche dalla Lega, allora, Nord”.

NB: Ancora adesso, statutariamente, è Lega Nord.


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